martedì 14 aprile 2015

Perché ModenaPLAY merita attenzione

Riprendo con questo post ad occuparmi del mio blog, dopo un periodo di abbandono necessario per potermi laureare... Adesso che sono entrato nel magico mondo del lavoro precariato, posso pubblicare tutte le idee che ho avuto nel mentre... Nonché il penultimo capitolo di OpenQuest Basic Edition, già online tra qualche ora!

Anche chi non è appassionato di fumetti e giochi da tavolo in generale conosce – almeno di fama – il Lucca Comics & Games. Questa però non è l'unica manifestazione del genere degna di nota: sulla scia del successo dell'evento lucchese, manifestazioni più o meno grandi si sono diffuse a macchia d'olio nelle varie città italiane.

Sicuramente degno di nota, per gli amanti più dei giochi che dei fumetti, è il ModenaPLAY (che scopro adesso essere una manifestazione che va avanti da trent'anni, solo che prima si chiamava ModCon). Per uno come me, che ormai è stato al Lucca C&G cinque volte e solo per vedere le ultime novità in fatto di gdr, la manifestazione modenese è stata una vera e propria rivelazione. Ho avuto la fortuna di riuscire ad organizzare un viaggetto dell'ultimo minuto proprio per vedere in prima persona come si presentasse questo “festival del gioco”, passandoci tutta la giornata di domenica 13 marzo. Mi sento il dovere di spiegare, a chi ha soltanto sentito parlare di questa manifestazione, quali siano le sostanziali differenze che mi portano a spezzare irrevocabilmente una lancia in favore dell'evento modenese:

  • raggiungere il ModenaPLAY è tremendamente semplice. E personalmente, venendo da Padova, non c'è paragone in tempi di percorrenza.
    Padova => Lucca, secondo Google Maps, sono 274 km passando per l'autostrada; 2 ore e 43 minuti (e qui mi scatta la risatina isterica...); Padova => fiera di Modena invece è 162 km, 1 ora e 34 minuti. 100 km potrebbero non sembrare una differenza così pesante (soprattutto se ogni estate vi fate tutto il viaggio dal nord al sud Italia per andare a vedere un mare bello), ma i chilometri di differenza raddoppiano contando che ad un certo punto si dovrà tornare a casa... Inoltre, già tre ore di viaggio per andare al Lucca C&G è un tempo estremamente ottimistico. Code, gente che si schianta, deviazioni... Per andare al Lucca C&G 2014 nella giornata di sabato ci abbiamo messo sette ore solo per l'andata. L'anno prossimo, se mai torneremo, partiamo di notte.
    Ma non parliamo soltanto delle distanze, che sono soggettive... Chiaramente un nerd di Firenze, a un tiro di schioppo da Lucca, vive la cosa in modo molto diverso.

  • Non vi è bastato far la coda in autostrada? Bene, perché a Lucca durante il C&G trovare un parcheggio è un'impresa. Anche se volete pagare. L'anno scorso ci è andata di lusso e abbiamo subito trovato un'allegra famigliola che se ne andava dal gelataio proprio mentre passavamo noi, ma nel 2012 per trovare un parcheggio decente ci abbiamo messo tre ore. E spesso il parcheggio è piuttosto distante dal centro, il che comporta una bella scarpinata. Per il ModenaPLAY non è così: la manifestazione è ben più ridotta, limitandosi ai due padiglioni e ½ della fiera di Modena. La zona circostante inoltre è piena di centri commerciali/megastore, con tanti parcheggi disponibili. Noi siamo riusciti ad infilarci al Decathlon locale, a cinque minuti di cammino dalla fiera, per un parcheggio comodo e assolutamente gratuito.

  • Il problema più palese del Lucca C&G comunque resta l'affluenza di persone: è un evento grandioso, che coinvolge tutta la città, che richiama moltissimi tipi di persone differenti da tutt'Italia... e che rende tutta la città un inferno, una sorta di massa brulicante e caotica di persone. Non avete prenotato il biglietto e pensate di farvi “un po' di coda” alla biglietteria? Preparatevi per un sacco di coda, almeno un'oretta. Le biglietterie sono tante e ben sparse lungo tutto il perimetro della città, ma la gente è tanta. Troppa.
    Al ModenaPLAY le cose sono decisamente più semplici, ovviamente perché la gente è molta meno. Ma è stata una gradevolissima sorpresa fare in tutto cinque minuti di coda. Cinque. Da non credere! Scordatevi comunque di poter comprare da mangiare senza una coda micidiale : non mi sono neanche avvicinato ai “punti di ristoro” vista la massa di persone accampate davanti (e poi avevo dei paninoni da chilo in borsa).

  • Potrebbe sembrare una sciocchezza, ma diciamolo: al ModenaPLAY ho trovato una pulizia incredibile. Zero coda ai bagni (o poca roba), sapone, carta per asciugarsi... Dopo ore di viaggio andare al bagno è sempre necessario, e farlo in un ambiente pulito è sempre una gran bella cosa. Vince a mani basse contro i cari sgabbiotti Sebach di Lucca, quelli senza luce che se devi cambiare l'acqua allo pseudodrago devi farlo alla cieca.

  • Ma allora, in cosa è inferiore il ModenaPLAY rispetto al Lucca C&G? Beh, semplicemente a Modena ci sono giochi. Poco altro. Per me ovviamente è una manna dal cielo perché ho poco interesse a incontrare autori di fumetti o a farmi giri in ambienti di Assassin's Creed / japponesate varie, ma per chi è abituato ad altro questo potrebbe rappresentare un limite. Ci sono numerosi cosplayer, ma sono principalmente uomini. E le ragazze veramente – ma veramente –  bonazze erano decisamente poche. Un punto in più per Lucca, dove (se riesci a vedere attraverso la calca) vedi una bella figliola indipendentemente da dove tu sia e dalla direzione in cui sei girato.

C'è altro da dire, però. Il ModenaPLAY è oggettivamente piccolo rispetto al Lucca C&G, e molto più “specifico” per quanto riguarda i contenuti. Ma questo è sicuramente un punto di forza.
Innanzitutto, il fatto che ci siano meno persone rende più facile muoversi e respirare. I giochi sono tanti e di vario tipo, mentre il fatto che la fiera sia piccoletta permette di girarla tutta in poco tempo; questo permette di dare un'occhiata generale in velocità, senza dover sacrificare certe zone per scarsità di tempo, per poi provare tutto ciò che interessa. Io e i miei amici abbiamo passato più di un'ora a fare da playtester per un gioco da tavolo e la cosa non si è fatta sentire (del tipo “abbiamo buttato via preziosissimo tempo, ora dobbiamo correreh!”); abbiamo avuto il tempo di chiacchierare con autori, provare più giochi solo perché ci sembravano vagamente interessanti, fare amicizia... E partire per tornare a casa con un po' di anticipo senza la sgradevole sensazione di aver perso qualcosa.

Personalmente io ero andato solo per l'edizione italiana di RuneQuest 6, a cura di Alephtar Games:
un gran bel lavoro di traduzione, nel suo piccolo un gioiellino di impaginazione. Alla fine sono riuscito a trattenermi da fare folli acquisti, a differenza dei miei amici che si sono dissanguati i portafogli. Gentilissimi anche gli autori del gdr autoprodotto De Rerum Natura, su cui spero di riuscire a spendere due parole prossimamente.
Già dopo pranzo comunque, una cosa era chiara: l'anno prossimo torneremo più che volentieri al ModenaPLAY.

Per il Lucca Comics & Games 2015, chissà...

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